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Cactus 1.1

cactus 1.1

Cactus 2.2

cactus 2.2

Cactus 2.4

cactus 2.4
cactus 1.2

Cactus 1.2

cactus 1.3

Cactus 1.3

forest 1.2

Forest 1.2

bamboo 1.1

Bamboo 1.1

forest 1.1

Forest 1.1

forest 1.3

Forest 1.3

La mia generazione vive il risveglio di una coscienza green molto forte, forse poco militante nelle piazze ma estremamente sentita, si esprime con maggiori scelte consapevoli ed ecosostenibili ma soprattutto nella ricerca di spazi verdi dove correre, passeggiare e vivere.
Sarà anche la pandemia, il contatto con la natura che ci è mancato durante i lockdown, il maggior tempo che abbiamo avuto per riflettere di fronte alle scene di cerbiatti che correvano sulle spiagge dei nostri litorali abbandonati dal uomo, ma il richiamo verso la vita outdoor, la richiesta di riempirci gli occhi di verde come quella di riempirci le narici con i profumi del prato e della foresta si è espansa.
Non poteva essere altrimenti visto che siamo naturalmente attratti dalla terra, dal bisogno di toccare la sabbia di appoggiare le mani sul tronco di un albero, quasi questo ci permettesse una connessione più profonda con il nostro ambiente. Dopo un tempo infinito nel quale abbiamo dato per scontato che avremmo sempre goduto dell'abbraccio della foresta, del canto dei gabbiani o delle brezze profumate di mirto, ora iniziamo a riflettere sulla possibilità non troppo remota che tutto ciò possa terminare, siamo coscienti del fatto che il nostro vivere consuma più risorse ed energie di quante ne riesca a produrre. Quindi ci proviamo differenziando gli scarti, comprando prodotti biodegradabili, quando riusciamo ci spostiamo in bicicletta.
Ma soprattutto cerchiamo di ammantare la nostra casa di un fascino green, chi usa legni naturali o riciclati per i mobili, chi si scopre pollice verde, comunque nessuno sembra essere indifferente al tema.
Un buon modo per darsi una chance è cominciare, per poi trovare la strada che più congeniale.
Per me iniziare a dipingere delle piante è stato rivelatorio, la mia passione per i cactus è sfociata in una serie di soggetti controversi come solo un Cactus può esserlo: rotondo, verdissimo e vitale ma circondato di aculei che più o meno efficacemente lo proteggono a discapito di quel nostro istinto così umano di voler toccare le cose. Altro elemento naturale estremamente fascinoso è la Monstera Deliciosa lei che è controversa già nel nome. Ho deciso di coltivarla per poter capire come mai esercita un magnetismo così forte sulle persone, ma soprattutto per cogliere nel dipinto la sua essenza, non immaginavo quanta forza potessero avere le sue radici e con quanto vigore si spingono fuori dalla terra per riuscire a supportare il peso delle sue grandi foglie. Cresce con decisione riempiendo lo spazio in modo totalizzante, trasportandoti nella foresta con il pensiero solo guardandola, coinvolgente. Così ho spostato il pennello verso la natura  come se fosse l'estensione delle mie mani che la toccano, che carezzano senza dolore una cactacea o contengono con fatica nello spazio una Monstera, un gioco meraviglioso.
Ho realizzato questi quadri con l'acrilico proprio perchè offre una fluidità di movimento che simula la carezza, il tocco un po' vigoroso dell'infanzia insieme alla capacità di cogliere la struttura tipico della mano adulta. gli sfondi sono neutri e anonimi proprio per porre sotto la lente di ingrandimento l'elemento verde, come spesso accade nella fotografia, quando ti soffermi su un dettaglio e tutto ciò che è attorno diventa inutile, nel caso della fotografia si esprime con la sfocatura nel caso di queste tele con l'eliminazione completa dello sfondo, di  modo da non essere distratti dal soggetto che per nulla timidamente prende tutta la scena per se stesso.

 
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